Review made by: Valentina
| Period of stay: 09/2011
| Review: | Partirono in 6, tornarono in 4. Tutta colpa dell’Isolina che si va a strappare un ferro alla prima galoppata, costringendo la Compagnia del Panino a una dolorosa nonché prematura separazione. Antonella immola la sua escursione dopo neanche mezz’ora e lemme lemme torna a casa con la purosangue sferrata, permettendo così ai 4 coraggiosi escursionisti, ovvero la Bella con me e la Zirca col capo, di proseguire. Ci sentiamo un po’ in colpa per qualche mezzo km, poi… che ci vuoi fare, è la vita, il destino, tanto a casa c’è la piscina… insomma ci convinciamo che Antonella supererà il trauma :D e ci godiamo la passeggiata. E che passeggiata! All’insegna dei primi colori autunnali, dopo il beneaugurante passaggio di un martin pescatore blu elettrico, attraversiamo boschetti, paeselli, uliveti e colline, in una sinfonia di bacche in tutte le sfumature del rosso, di more tardive, di corbezzoli blu, di stoppie ingiallite, entrando e uscendo dall’ombra delle nuvole vagabonde. Cammina cammina trotta trotta Zirca in testa, s’arriva al pezzo forte: il fiume Era quasi in secca… ho detto quasi! Perché ci sono ampi guadi con l’acqua che arriva fino alla pancia della Bella, la quale avanza sollevando spruzzi e abbassando il collo per bere cammin facendo. La bionda (io) trasportata nel pieno dei suoi sogni escursionistici più segreti, non sa dove guardare per tanta bellezza: se l’acqua stranamente trasparente, se i ciottoli bianchissimi mescolati a foglie secche marrone inteso, se il verde delle piante tutte intorno, se il Masi spavaldo sulla bella Zirca, in uno slancio di gratitudine per questa passeggiata così incredibile. Dopo lo stop panino (con rinnovati benché meno intensi sensi di colpa verso chi non c’è), a seguito degli innumerevoli miei tentativi falliti di far passare la Bella in testa, Piero decide di prendere letteralmente in mano le redini della situazione, e ci scambiamo i cavalli. Confesso di aver per un attimo temuto guai, ma dopo una breve discussione - dove Piero con una certa fermezza, ma gentilmente, ha spiegato alla Bella un paio di cosette.. – il miracolo: la Bella caporipresa e con che spirito, non batte più ciglio e anzi va spedita e attenta su ogni passaggio, abbattendo per sempre la sua (falsa, a questo punto..) reputazione di incorreggibile gregaria. Il Masi è contento e quando il sentiero lo consente si diverte: galoppa davanti, galoppa dietro, mi affianca, mi lascia la testa.. e mi prende ferocemente in giro per le mie fisime. In direzione ormai di casa, dopo il fugace incontro con uno scoiattolo, mi rende la “mia” cavalcatura, sfidandomi a tenerla davanti. Ma ora è facile, siamo in direzione di casa: l’equina non si fa pregare. Oddio, le 2 orette passate sotto la guida di Piero devono aver lasciato il segno perché la cavalla anche con me non fa una piega e anzi sull’ultima galoppata decide di stracciare la Zirca, facendole mangiar polvere per un bel tratto! Riepilogando, partiti alle 9 rientriamo dopo le 5, per un totale di circa 6 ore di sella, fra 40 e 45 km percorsi a passo, trotto e galoppo sui terreni più vari, avendo incontrato un gregge di pecore, farfalle varie, un cane da caccia a spasso lontano dal suo padrone, un airone cenerino, oltre allo scoiattolo e al martin pescatore già menzionati. Stanchissima ma veramente felice. Grazie. Grazie. Grazie. |
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